In una società dal sempre più fragile welfare, sono molte le famiglie che si affidano ad una colf per il disbrigo delle faccende domestiche. Pur tuttavia, andandosi ad intrecciare, per forza di cose, determinati legami con la colf, è bene che, entrambe le parti, non valichino i normali confini che esistono in un qualsiasi tipo di rapporto professionale.
Per comprendere meglio facciamo un esempio, ipotizzando un possibile dialogo tra una colf e una datrice di lavoro.
Se la colf domanda “Signora gradisce un caffè”, e la datrice di lavoro risponde “Grazie no, preparami invece una tisana”, appare più che evidente che questo dialogo, pur breve, mostra una mancanza di formalità da parte della datrice di lavoro, la quale si rivolge con un troppo confidenziale tu alla colf.
Per evitare qualsiasi tipologia di eventi, è preferibile sempre instaurare un serio e corretto rapporto. Le troppe libertà, infatti, possono anche essere fraintese. Alla base della convivenza domestica, pertanto, vi debbono essere poche ma chiare regole, a partire proprio dalla definizione e stipula di un regolare contratto di lavoro, entro il quale definire i compiti e le funzioni lavorative di una colf.
Con questo piccolo e semplice accorgimento, che ha un aspetto tecnico e burocratico, si andrà anche a tutelare quella che è la giusta dignità di una colf come lavoratrice. Non per nulla, nel nostro Paese sussiste, per varie ragioni, ancora la piaga del cosiddetto lavoro nero.
Secondo i dati, questo investe oltre il sessanta per certo delle colf che lavorano nelle nostre case, una forza lavoro che nella totalità dei casi è di oltre un milione e cinquecentomila unità. Per comprendere meglio quali sono tanto i doveri e quanto i diritti, è bene affidarsi, per la ricerca di una colf, ad una delle numerose agenzie online che si possono trovare sul web.
Grazie alla loro competenza e professionalità, infatti, si potrà essere certi di poter trovare una colf selezionata e preparata, come pure avere tutte le informazioni di legge.…